h. 17:00 | Sala Boxe
Architetture in controtempo
Gianluigi Mondaini
dialoga con Giuseppe Capriotti
Traditore è colui che pensa di tradire, di modificare una realtà inaccettabile, afferma Bonito Oliva in un suo famosissimo testo dedicato al Manierismo. Per l’artista manierista la forma si pone come supplemento della realtà. Ma più che di forma, per Oliva, si tratta di deformazione. È così anche per quell’architettura che modifica il naturale progredire delle forme inseguendo un’ideologia, uno stile, una storia che deforma la realtà verso riproposizioni di maniera, tradendo il suo ineluttabile futuro. Nell’intervento si analizzeranno architetture in controtempo, dove oltre alla suesposta e traditrice correzione del reale si indagherà il carattere bifronte del termine controtempo. Termine ambiguo, che oltre alla più immediata accezione negativa può avere anche una sua versione positiva, come nella musica o anche nell’architettura, dove il controtempo può produrre note e forme intriganti e vibranti.